STORIA
Ladiun 1
NWN 1
Seconda Era
Le ferite che le terre di Ladiun subirono
durante la Prima Era furono ferite profonde. Le genti di ogni regione e
i territori che formavano il continente, erano lacerati nel corpo e
nello spirito. Molte cose erano cambiate, molti popoli scomparsi e
molte terre avevano cambiato il loro aspetto. Tuttavia col tempo la
situazione si stabilizzò. Dapprima erano rifioriti i commerci,
attraverso le rotte principali ma anche attraverso la riscoperta di
alcune rotte antiche. Si cominciò a riprendere le attività che durante
gli anni di guerra vennero brutalmente sospese.
Ma il clima era cambiato. L'incuria dei
territori durante i lunghi anni
di guerra aveva avuto come conseguenza la perdita di molte aree
agricole che furono ricoperte da fitti boschi che comparvero nella gran
parte delle aree continentali. Quello che saltava agli occhi di tutti
era la presenza fitta del bosco anche intorno alle maggiori città, una
presenza che inizialmente inquietò molti dei popoli dei territori
centrali e meridionali. Infatti gli spostamenti tra una città e l'altra
si fecero difficili e le vie di comunicazione venvero infestate da
banditi e altre creature. Per questo vennero istituite le guarnigioni
ai confini di alcune regioni. Avamposti che registravano gli
spostamenti dei mercanti, difendendo le rotte, e annotavano gli
avvenimenti e gli avvistamenti insoliti. E' tra i rapporti stilati da
queste pattuglie che si poteva scorgere una nuova crescente
inquietudine. Non era raro trovare nei boschi carcasse di animali, ma
il ritrovamento di scheletri di drago e di altre creature considerate
sacre, mise in allarme le guardi dei confini. A Roan, nella comunità
dei maghi, qualcosa si era risvegliato nelle menti dei membri più
anziani. Venne indetto il grande concilio che fu il primo grande passo
per porre le basi della gilda dei maghi. Ma ciò che venne discusso
nelle stanze private della Torre dell'Alta Stregoneria era il vero
nocciolo della questione. Sette maghi, fra tutti i partecipanti al
consiglio, erano a conoscenza del reale problema: la creatura legata
alla 'Pergamena dei Leoni' era tornata. Molti furono gli avvistamenti
riportati dagli Elfi scout, ma nessuno riuscì mai ad avvicinarsi tanto
alla creatura per poterne definirne una forma e nessuno fu in grado di
seguirla per scoprire da quali territori venisse. Tuttavia pochi
vennero messi al corrente di questa situazione e i maghi lavorarono con
la massima discrezione. Nuove minaccie si stavano infatti affacciando
in molti territori di Ladiun. Non una guerra aperta, come durante la
Prima Era, ma tante battaglie in apparenza senza nessun collegamento
tra loro. Dai territori del nord a quelli dell'ovest. Ognuno stava
combattendo contro forze antiche, re e demoni risvegliati non si sa da
chi e in che modo. Molte furono le richieste di aiuto, da parte di
città come Algalord, Kriaz Nor e Kuan Hador, ma altre richieste vennero
anche da città e accampamenti minori, come Ravel e l'accampamento dei
Nadir. Furono anni di incertezza, ma tuttavia meno cruenti della lunga
battaglia della Prima Era. In realtà però le forze in gioco erano molto
potenti e solo gli eserciti cittadini non potevano reggere il confronto
con il risveglio degli antichi condottieri. A Kriaz Nor fu scoperto un
portale per un piano parallelo, una breccia nel profondo della terra
dove strane creature avevano colonizzato il sottosuolo. Nonostante la
gravità della situazione molti avventurieri si presentarono ai corpi
cittadini per arruolarsi e partire in battaglia. Il più delle volte
erano attirati dagli enormi profitti che si potevano ricavare dal
bottino di guerra ma era molto più facile morire durante la battaglia
che sopravvivere riuscendo a spartirsi il bottino. La Seconda Era vede
consolidarsi le gilde, con patti di alleanza e reciproci aiuti. Fra di
esse però c'era anche diffidenza soprattutto nei confronti delle Tre
Spade fondata nei territori dell'Imperatore Oscuro e forse al corrente
di molti più segreti rispetto ai maghi
I tumulti che sconquassarono le
leggendarie terre di Ladiun sembravano
ormai cessati. I boschi, le valli e i monti tornavano a respirare
l'inebriante brezza della pace e della tranquillità. Rimanevano sempre
e comunque dei remoti territori dove la barbarie e l'oscurità più
profonda regnavano incontrastati, segni indelebili di un passato non
troppo remoto e sanguinario. Quei luoghi erano conosciuti e le carovane
dei mercanti si guardavano bene dal passarvi anche solo vicino. Ogni
città della nuova alleanza aveva un battaglione di guardia a quegli
oscuri territori per l' incolumità dei cittadini dei nuovi regni. Con
il ripristino delle antiche rotte commerciali e la creazione di nuove,
le città cominciarono a prosperare e ad ampliarsi. Nuovi signori si
fecero strada costruendo le roccaforti dei loro commerci. I mercati
erano sempre ricchi di merci di tutti i generi. Cibi da ogni angolo
conosciuto delle terre di Ladiun erano presenti in tutti i mercati
delle capitali. Bevande delle favolose vigne elfiche di Azura
abbondavano nelle migliori locande dei regni. Armi di ogni fattura e
armature luccicanti si accatastavano nelle botteghe dei fabbri e degli
armaioli. Alcuni riuscivano addirittura ad esporre, agli avventurieri
più facoltosi, le favolose armi del regno Angelico e le armature dai
poteri oscuri del regno di Helvete. Tutto questo prosperare di commerci
e carovane, tutto questo turbinio di monete d'oro, oltre a riportare
all'antico splendore le terre di Ladiun, portò con sè anche lo
svilupparsi inesorabile del crimine. I furti si susseguivano sempre più
frequentemente. Alcune rotte commerciali ad un certo punto vennero
interrotte per i troppo frequenti assalti di predoni. Alcune zone
cittadine erano divenute impraticalbili perchè controllate da
malviventi, ladri e furfanti. Ben presto si cercò di correre ai ripari
intervendo con serrate ronde di guardie cittadine. Ma questo sembrava
non bastare. La rete di illegalità era fitta e ben organizzata. Quando
una cellula sembrava essere stata schiacciata questa si riformava più
forte in un altra zona riprendendo i propri loschi affari con nuova
forza. La situazione peggiore sembrava essersi venuta a creare nella
nuova città di Balmora. Forse proprio perchè nata da poco e quindi poco
oraganizzata a livello amministrativo. La giovane e male in arme
guardia cittadina poteva ben poco contro le losche organizzazioni
criminali dell'arcipelago di Seyda. In quei giorni di confusione
qualcosa si muoveva e cresceva. Nella mente di sei eroici avventurieri
si sviluppava un progetto. Un proghetto di Onore e di Gloria. Nei lidi
dell'arcipelago di Seyda, nella segretezza che si addice alla nascita
di un grande progetto, Balin il nano, i due chierici Lord Thorongil e
Lord Derfel Cadarn, il draconico Lord Soth, il monaco Kane e il
mezzorco Erok siglarono il patto. Nacque così la gilda dei Guardiani.
Nessuna restrizione di razza e di scopi era prevista nei ranghi della
neonata corporazione. Rozza negli intenti iniziali, l'assoluta ricerca
della ricchezza e del potere della gloria, ma con uno spiccato senso
corporativo che la contraddistingueva. I fondatori decisero di
stabilirsi nella città di Balmora, offrendo i propri servigi al miglior
offerente. Il Governatore della città dapprima restio all'insediarsi di
questo male- assortito gruppo di mercenari, ne fu inseguito ben felice.
Offrì loro un rifugio dove ritirarsi e una paga come guardiani
cittadini per ristabilire l'ordine in cttà. I Guardiani accettarono la
generosa offerta del Governatore insediandosi dapprima nella loro nuova
casa, che divenne poi il quarier gnerale della gilda, e quindi
ristabilendo l'ordine in città scacciando i malviventi al di fuori
delle mura cittadine. La gloria che tanto agoniavano i Guardiani era
giunta. Il loro nome cominciava a farsi conoscere anche al di la del
mare. La Gilda intanto assumeva connotati più definiti smussando col
tempo quegli angoli duri caratteristici del manipolo di avventurieri al
soldo del miglior offerente. La figura di Lord Thorongil si fece sempre
più forte e ben presto nelle sue mani vennero consegnate le redini
della Gilda. Venne quindi redatto uno statuto che la regolava. I
guadagni delle loro imprese riempirono i forzieri e quella che in un
primo tempo fu una dimora di fortuna ricevuta in regalo venne
trasformata nel Palazzo dei Guardiani. Vennero suggellate alleanze,
stretti patti segreti, combattute battaglie. Nuovi fratelli si unirono
alla Gilda rendendola sempre più forte e gloriosa. Nel tempo anche gli
intenti mutarono. L' Onore prima di ogni cosa, la giustizia e la
salvaguardia delle terre di Ladiun divennero gli scopi primari da
perseguire. Lo spirito che Lord Thorongil seppe infondere negli intenti
dei Guardiani fu la luce che consegnò quel piccolo manipolo di
avventurieri alla Gloria dei tempi. Egli seppe guidarli e grazie a lui
essi si resero grandi. Ancora oggi l' alleanza che strinse con lo
Shalafi Energia, capo della gilda dei Maghi dell'anello, è forte e
prestigiosa. Molte le gesta che li hanno visti protagonisti e molte in
futuro ce ne saranno che li renderanno sempre più degni dell' essere
Guradiani.
Nelle valli, sulle pianure, tra i monti, spesso si sente l'eco dei loro
canti e il tuonare del loro saluto :
- Per la Gloria e l'Onore!!! Lunga vita ai Guardiani!!!
Guai al nemico che lo ode, sollievo all'amico che l'attende